
A dire la verità in questo momento vorrei star scrivendo sul mio Libro Specchio o sulle Pagine del Mattino, ma nè l'uno nè l'altro oramai sono posti sicuri dove poter scrivere liberamente quello che penso. Più vado avanti e più mi sento imbavagliata, la mia voce non può dar suono a quel che si cela dietro le labbra, nè le mie dita possono esprimere attraverso l'inchiostro quello che ho dentro, ed io ora ho davvero tanto dentro. Ma non possono esprimerlo in tutta libertà.
Vorrei poter scrivere del sogno terrificante che ho fatto alcuni giorni fa, di quanto mi abbia gelato il sangue, frenato il cuore e annebbiato la mente, ma non posso. Vorrei poter scrivere di quanto non sia cambiata la mia vita in questi anni da quando è accaduto l'ultima volta. Ma non posso. Spero che passi più tempo, un Voce mi suggerisce di non pensarci e di vivere come se potesse essere per l'ultima volta, intanto la mia ragione mi denigra sostenendo che sono una Strega degenere, nell'arco dell'anno celebro la Vita come la Morte e quando una delle due mi si presenta l'egoismo proprio di ogni mortale si risveglia e pretende per sè una fiammella di felicità, pur sapendo che non sia giusto, ma non è giusto neanche il contrario.
Vorrei poter riempire pagine e pagine col parlare del volto che mi accompagna ogni sera quando mi addormento e ogni mattina quando mi sveglio. Ma non posso. Vorrei poter scrivere di tutte le coincidenze (cui io non credo), di quel che ho sentito, di quel che ho provato, di quel che a suo tempo ho sognato e di quanto mi abbia cambiata. Ma non posso. Vorrei scrivere di quante cose mi stiano capitando che mi sussurrano all'orecchio: "Sì, è proprio così, non stai sbagliando.", eppure io ora brancolo nell'ombra alla ricerca di qualche cosa che mi dica che ciò che credo sia davvero vero. Che non sto immaginando nulla. Ma non posso.
Vorrei andare nel futuro e vedere dove sarò, con chi, come... Anche questo non posso farlo, perchè la vita non è come uno dei miei telefilm preferiti che con un "zac" ti mostra quello che sarà, la vita è strana ed ingarbugliata e le uniche cose che ti permette di conoscere sono le nozioni basilari, poi per i corollarii si vedrà, e quel "si vedrà" a volte costa caro, troppo caro.
Vorrei poter sapere se quella sensazione "magnetica" l'ho percepita solo io o no, vorrei sapere se a quaranta - cinquant'anni mi trasformerò davvero in una sorta di scimmia pazza per il dolore, in una stanza di notaio. Vorrei sapere se c'è una via, una strada che mi permetta di cambiare ciò.
Vorrei avere un segno che la strada che sto percorrendo è quella giusta, perchè ci sono momenti in cui la mia convinzione trema e non so se non crollerà...
Io ho paura, vorrei poter dire di cosa, ma non posso.
Quando potrò finalmente dire, scrivere, urlare quello che penso? Quello che sento?-Immagine di
Voglia di Terra -