domenica 31 gennaio 2016

Renovatio

Eccomi qui.
Lo so che questo blog appare un po' abbandonato e diroccato, con qualche ragnatela sparsa qua e là, e balle di fieno che rotolano ovunque sospinte dal vento virtuale. Se, però, siete stati osservatori attenti, avrete notato che ci sono stati piccoli macroscopici cambiamenti nell'aria, che credo abbiano trovato un felice approdo ora: ho cambiato il nome e indirizzo al blog :)
Ho lasciato la cima del Parnaso e sempre gioiosamente danzando sono scesa a valle, mi sono sdraiata e raggomitolata: il Diario di una Menade Danzante ha ceduto il passo a Il Seme della Terra.
Due minuti dopo aver cambiato nome, sono stata assalita dai dubbi e da quella dannata voglia di cambiamento: "e se fosse più adatto per le creazioni? Ha una tale densità di significato che sarebbe appropriatissimo per le creazioni..." e via dicendo, fortunatamente aggiungerci vicino termini come bottega, laboratorio, creazioni e simili non suona bene e non mi piace particolarmente, inoltre la traduzione inglese su Etsy è già in uso, quindi non è fattibile (a meno che non decida di aggiungerci qualcosa accanto), così credo di poter dire di aver accantonato l'idea.
Ho deciso di riprendere in mano questo blog, per varie ragioni:
  1. Ogni tanto sento il bisogno di scrivere nella mia lingua madre, e BASTA! Sì, perché in questi mesi ogni volta che mi sono ritrovata a scrivere post per il blog delle creazioni poi li dovevo tradurre anche in inglese, il che è anche un po' limitante, perché ci sono tante parole con tante sfumature di significato in italiano che poi è difficile renderle in inglese, e dell'inglese comunque non puoi fare a meno se vuoi raggiungere quante più persone. Ho bisogno, quindi, di un luogo in cui non debba tradurre ogni singola parola e dove sia libera di poter usufruire della mia lingua madre completamente e come meglio credo.
  2. Ci sono affezionata e, quindi, non ho il cuore per chiuderlo, così come non ho avuto il cuore di chiudere il blog e lo shop di StregArte, ma me li conservo per il futuro, per ogni evenienza.
  3. È uno spazio di libertà, e per tale motivo è giusto salvaguardarlo.
  4. Se dovesse venirmi in mente anche un quarto motivo, lo aggiungerò!
Non voglio che sia però uno spazio per la libertà di pensiero perché non c'è nessuno a leggerlo, ma perché qui si può discutere di tutto. So che dovrei dargli un filo narrativo, così come so che dovrei darlo anche al blog delle creazioni, eppure l’unico filo che riesco a dare ad entrambi sono io, con tutte le “mancanze” e tutte le “abbondanze” che questo comporta. So anche che dovrei darmi una certa cadenza nella scrittura e pubblicazione dei post, però mi trovo ora a dover fronteggiare una strana e ambigua nemica, la mancanza di parole, che da un po’ di anni - come vedete - mi accompagna. Eppure da un po’ di tempo a questa parte sento il bisogno di scrivere, comunicare, esprimere quel che penso e ho dentro, e ciò su cui rifletto. Mi sono resa conto che è diventato qualcosa di difficile per me, anche quando si tratta di scrivere semplici e brevi messaggi impiego tempo, troppi dubbi sull’appropriatezza delle parole che uso, troppe riletture di quel che scrivo, troppi taglia e cuci, insomma tante, troppe seghe mentali mentre scrivo. Mi mancano i tempi in cui le parole scorrevano libere e la penna sfilava rapida da un capo all’altro della pagina, i pensieri (più o meno) ordinati si trasformavano in inchiostro riempiendo il vuoto bianco che si stagliava di fronte a me. Mi manca la sensazione di ordine e coerenza che ne derivava, perché mi sembrava di essere stata capace di fare ordine in me stessa e tra i miei pensieri, ma allo stesso tempo sentivo di ricordarli meglio, il che mi permetteva di essere coerente nei pensieri e nelle azioni dopo. Mi manca il mio modo di scrivere fatto di echi profondi e più o meno espliciti rimandi e citazioni, quel parlare più o meno figurato denso di immagini e obsolescenze che parla a molti sebbene in pochi lo decifrino completamente.
La verità è che questa estate ho ricevuto una specie di rivelazione - e dico 'specie' perché è giusto un pensiero rapido che ha fatto capolino nella mia testa - grazie alla quale mi sono resa conto di quante Flavia non abbia coltivato, quante passioni non abbia alimentato e quante semplici stupide cose non abbia fatto, tra queste vi è anche scrivere un blog e ho deciso di rifarmi e recuperare il tempo perduto.
Nell'attesa che decido che linea e taglio dare a questo blog, credo che farò un po' di pulizia, almeno di tutti quei post che rileggendoli ora neppure io riesco a capire di che parlino, perché sì, onde evitare che chi passasse di qui - soprattutto se era a conoscenza dei fatti narrati - leggendo potesse capire cosa scrivessi, ho scritto in maniera tanto criptica che ora neanche io capisco ciò di cui ho scritto.
Ci sarà anche il necessario restyling, saluterò il viola rosato come la tipa velata su in alto, probabilmente anche qui opterò per un verde o forse no, non ho ancora deciso, però credo di sapere già cosa mettere nel header, perché è la sintesi perfetta a mio avviso. :)
Ora, nell'attesa di trovare il filo perduto, vi saluto e ringrazio tutti coloro che hanno seguito con pazienza questo blog e tutti coloro che arriveranno, spero che questa strana nuova avventura possa interessarvi ed emozionarvi, come emoziona me nell'iniziarla.

PS: Inutile dire che siete i benvenuti sul blog delle mie creazioni, ispirate dalla Natura e tutto ciò che grazie ad essa è sbocciato sulla Terra.
Che dire? Sbrigatevi che Naturæ Cor vi aspetta! :)

venerdì 17 luglio 2015

Backstreet Boys Show 'em What You're Made Of

Voglio essere estremamente franca con voi: chi si aspetta di vederli fatti a pezzi a suon di critiche malevole, può anche finire qui la sua lettura, perché non troverà pane per i suoi denti. Chi vorrà con mente aperta continuare la lettura, è il benvenuto/la benvenuta!



Quando ho visto la pubblicità dello spettacolo, mi è riuscito davvero difficile zittire il desiderio di essere lì e credo che la piccola Me si sia alzata riottosa battendo i piedi per farsi ascoltare ed urlando: "Non ti permetterò di farmi stare a casa! Io ci andrò, costi quel che costi!"; ed in effetti è stato così: volevo andare a vedere il film e l'ho fatto! Mi avrebbe fatto molto piacere condividere l'emozione di rivederli di nuovo assieme con qualcuno che condividesse la mia stessa passione, ma mi era abbastanza chiaro che in realtà chi conosco che li ha amati l'ha fatto sull'onda della moda del momento e non per sincero interesse e amore verso la loro musica. A dire la verità, non volevo neanche avere imprevisti dell'ultimo secondo che mi impedissero di essere là per loro (e per me), e quindi questo non mi ha spinta ad avere particolare determinazione nella ricerca, così ho fatto solo un pochino tardi (ho dovuto dare da mangiare alla mia coniglietta, sono certa che Howie capirà!).
Durante il tragitto ero super emozionata, non vedevo l'ora di essere lì per rivederli dopo tanti anni e, quando sono entrata dalla porta, sono stata assalita da una gioia immensa: erano lì, più belli e bravi che mai!
Era come rivedere degli amici, delle persone di famiglia che non vedevi da un po', ma nel rivederli era come se tutto quel tempo non fosse affatto passato e la gioia, l'amore, la passione e la stima per loro erano lì intatti.

Questo film mi ha mostrato cose dei Back che non conoscevo e aspetti e particolari che mi erano sfuggiti, ed ogni volta che venivano raccontati desideravo essere lì per abbracciarli, congratularmi e mostrar loro il mio sostegno e affetto.
Per quanto all'epoca abbia letteralmente consumato i libretti (prima delle musicassette, poi dei CD), ero al più completo oscuro del triste rapporto con Lou, di come li abbia sfruttati e sono stata felice di sapere che abbia fatto la fine che meritava. Li ho apprezzati molto per aver raccontato con assoluta franchezza i loro inizi, perché ha permesso di mostrare ulteriormente il loro valore e bravura: diciamoci la verità, quante boyband sono nate in quegli anni come loro "a tavolino", quante sono sopravvissute più di una stagione o anche canzone? Quante non sono esplose per attriti interni? Quante sono sopravvissute all'abbandono di uno dei membri? Quante sono sopravvissute all'inizio della carriera solista di uno dei membri? Quante hanno superato tutto ciò e continuano a fare ciò che sanno fare meglio? Nessuna, eccetto loro! Nonostante tutti i problemi che sono potuti sorgere tra loro negli anni, hanno saputo affrontarli assieme e assieme superarli. Ognuno di loro si è cimentato in progetti personali (e qui non ho potuto non apprezzare la franchezza di Kevin, quando ha spiegato cosa l'aveva spinto ad andarsene e poi che l'ha spinto a tornare), ciononostante sono riusciti a trovare un equilibrio tra le due carriere e le loro vite. E come si fa a non apprezzarli nel vedere che oltre i momenti "peace&love" hanno lasciato che si vedessero anche quelli in cui si scontrano tra di loro? Altri avrebbero mostrato solo lo zucchero, il "guardate-come-andiamo-d'amore-e-d'accordo-e-come-siamo-uniti", invece loro sono stati genuini come sempre, hanno mostrato la loro luce così come l'ombra.
E non posso non pensare al litigio tra Nick e Brian, è stata una scena che mi ha lasciata senza parole, un po' perché - in assoluta sincerità - alcune cose dette da Nick non le ho capite (e uno stralcio di conversazione non è che ti permette di avere il bandolo della matassa, quindi amen!), un po' perché Brian mi ha fatto una pena e tenerezza infinite: perché è difficile pensare ai Back senza di lui (così com'è stato difficile senza il mio primissimo amore, Kev; e senza chiunque altro di loro!) e, anche quando ha cercato di parlare del suo problema e della crisi che sta vivendo, avrei voluto abbracciarlo e dirgli: "Guarda, Brian, a noi non importa un fico secco se durante un concerto dovesse venire a mancarti la voce, sappiamo quanto sia bella e l'amiamo anche così. Quando accadrà, volgi verso di noi il microfono e saremo noi la tua voce, conosciamo ogni parola!"; un po' perché è difficile anche non capire le preoccupazioni di Nick, condivise anche dagli altri: cercare di capire il problema e come affrontarlo, capire cosa fare se malauguratamente venisse a mancargli la voce durante un concerto o... Non voglio neanche pensarci! È sì un problema di Brian, ma anche del gruppo e dovrebbero fare del loro meglio per superarlo assieme: Brian cercando di aprirsi con gli altri, e Nick cercando di avere più tatto e riguardo per un bro in difficoltà.
Che dire di Kevin quando ha parlato del padre? Ecco, in una simile situazione ogni parola è superflua, come si può colmare il vuoto lasciato da una persona così? Un padre che ha anteposto la felicità e la realizzazione del figlio a tutto, la sua salute, la sua fatica, se stesso? Non si può, non c'è conforto che si possa dare a parole, solo la presenza può aiutare. E ho provato tanta, tanta ammirazione per quel signore, per quel che ha fatto e per l'uomo che ci ha regalato.
E che dire di A.J.? Ci vuole coraggio per guardarsi in faccia in simili situazioni, prendere di petto le proprie dipendenze e sradicarle, perché è estremamente più facile mettere la testa nella sabbia come uno struzzo e far finta che il problema non esista o lasciare che faccia scomparire temporaneamente tutte le altre brutture della vita. Soprattutto solo un grande amico poteva fare quello che fatto Kevin, e non potrei ammirarlo e amarlo di più, grazie per tutto quello che hai fatto!
Ehm... mi sa che è arrivato il momento di parlare di Nick, mi sa proprio di sì. Ecco, vorrei premettere che è stato l'uomo che ho amato di più nella mia vita (come ogni fedele fan), forse questo potrebbe apparentemente aiutare a capire perché nell'ascoltarlo raccontare e piangere per il suo passato io non sia stata capace di trattenere il pianto e la tristezza che si sono impossessati di me, ma in realtà non è così. Quando ero una ragazzina, il mio sogno era andare a Tampa per vedere dove era nato, mai avrei immaginato che per lui era solo un luogo di sofferenza, profonda sofferenza, perché solo questo si può provare se tua madre ti considera un bancomat, se i tuoi genitori litigano continuamente fino ad arrivare alle pistole. Non sono davvero capace di immaginare cosa sia stato e sia tuttora per lui, però so cosa significa essere presi di mira da altri ragazzi, essere "punzecchiati", derisi o ricevere uno skate in testa, insomma essere vittima di bulli, senza apparente motivo, ma solo per loro diletto; conosco il senso di inadeguatezza e disagio che si insinuano dentro e non ti lasciano più nonostante tu combatta con tutte le tue forze per estirparli, e non avrei mai immaginato che il mio idolo avesse vissuto tutto questo, e me l'ha fatto sentire più vicino che mai. Avrei voluto abbracciarlo e rassicurarlo, e dirgli che sapevo perché piangeva, perché anche io lo stavo facendo e l'ho vissuto, ed è difficile esprimerlo a parole.
Ho apprezzato anche la sincerità di Howie quando ha detto che desiderava avere il posto che merita e non stare sempre nelle retrovie, ed è giustissimo che sia così. Avrei preferito però che gli dessero più spazio per raccontarsi, anche se - da conigliara quale sono ora - non posso dire di non averlo amato per aver avuto dei conigli ed essere stato incapace di ucciderli così come mangiarli! Per non dire anche che sembra essere come un buon vino che migliora con gli anni: è diventato un gran figo! :D
E poi il live acustico! Vederli lì tutti assieme a suonare e cantare, Brian con i suoi occhi spauriti quando toccava a lui e la forza e la fatica di fare ciò che solo lui sa fare, le loro magnifiche voci di nuovo che si impossessavano della sala e mi rapivano... Magia assoluta! *_______* 

Ormai ero completamente ripiombata nell'età pre&adolescenziale (...e credo di esserci ancora! :p), ho cantato a squarcia gola, ho urlato con le altre fans nel teatro One more song, restando ahimè a bocca asciutta. Ho lasciato la sala entusiasta, emozionatissima e con un pensiero fisso: ora che non sono più una bambina di 10-12 anni, adulta e vaccinata, e soprattutto libera di andare dove voglio senza stare sotto l'ala protettrice (e limitante) dei miei genitori, CONCERTO STO ARRIVANDOOOOOOOOOO! :D

Non ho idea se questa possa essere definita una recensione, comunque, per aggiustare il tiro, mi permetto di consigliare la visione di questo docufilm a tutti coloro che amano la musica senza restrizioni e parao(re)cchi, perché è davvero difficile una volta visto tutto fino in fondo non apprezzare l'umanità di ciascuno di loro, la passione e l'amore che hanno sempre messo nel loro lavoro, quanto siano cresciuti e maturati lungo il cammino! E da fan non posso che augurare loro tanti, tantissimi altri meravigliosi anni insieme con e grazie alla loro musica! 

E ora, se mi permettete, vorrei dedicare loro due paroline, anche se forse non verranno mai lette...

My dear Boys, it's been a long, long journey for you as well as for me! I can't tell you how much I love you, numbers can't count it, but I can tell you somethin' else.
While I was watching the movie, I couldn't believe how much your music and my life are tight! Each song I heard reminded me somenthing: good&silly times as well as bad&unhappy ones, passed with friends and family, or just alone.
I remembered me being 7-8 years old and trying to understand and sing in a language I couldn't understand, no matter if it was spoken or written, and now I can really understand what made (and makes) me want to learn that language and still want to improve its comprehension. I can understand why I love English so much and think of it like the language of love. And thinking of love, now I can deeply realize how your music and songs gave the shape that it has in my heart and mind, and for that I have to thank you from the bottom of my heart.
I remembered the time when you were the first and last people I saw when I fell asleep at night and woke up in the morning, having your posters at both the side and at the top of the bed.
Watching your entire career on the screen makes me watch my entire life at the same time and I was (and am) so happy and proud to be always by your sides and to have you always by my side. You were there when I was in despair, you brought the light, you brought the hope. You gave words to my feelings, when I was in love or felt unloved or... ehmmm, we're human :D
Last but not least, if it's true I loved the boys you were, I have to surrender to falling in love with the men you've become, you're great and I'm so proud of you! I really appreciate what you've made and what you showed us through the movie: you, just you! It's impossible not to love you for that! (And please, change only to be better than you're right now!)
Just one more thing, I've always loved and appreciated you for the strong and tight relationship you created (and create now) with us, your fans, and all your loving words for us, there's no one like you doing this! But you need to remember that just when we are together, we are larger than life and we must do everything we can to make it last forever, and not just other 22 years! We still need you, we still care about you, we still wanna sing&dance&have fun with you! Come back on the stage and show 'em what you're made of! :D ('cos we already know it!)

Lots of Love, Hugs and Cookies, guys! ❤❤❤❤❤

#BSBtheMovie #ThankYouBSB #KTBPA #BackstreetBoys #BsbItalianCrew #ILoveU

PS: a message to *Nsync: bye bye bye! 

martedì 28 aprile 2015

100 libri da leggere almeno una volta nella vita!

L'anno scorso la BBC ha pubblicato una lista di cento libri da leggere almeno una volta nella vita, a me è capitata sotto gli occhi solo ora e ho voluto cogliere la sfida e vedere quanti ne avessi letti!
Devo ammettere che di molti non segnati ho letto vari estratti in alcune antologie, che talvolta mi hanno completamente scoraggiata dal tentare di iniziare la lettura del libro (penso ad esempio a La Coscienza di Zeno una lentezza e pesantezza senza fine!), mentre di altri ho visto la trasposizione cinematografica che mi ha invogliato a leggere o almeno desiderare di iniziare a leggere il libro (è il caso di Piccole Donne, Il Ritratto di Dorian Gray, Cime Tempestose, Le Memorie di una Geisha), anche se non li ho tutti a portata di mano. Altri, invece, so che sono presenti su un qualche scaffale delle librerie di casa, perché ho papà che è un appassionato di libri e un loro vorace divoratore.

Beh, bando alle ciance ed eccovi la lista di libri!
Seguendo l'esempio di Sara Cappellini, sul cui blog ho trovato la lista, ho segnato con una i libri letti fino in fondo, mentre con una x quelli che non sono riuscita a completare (premetto: sono una lettrice molto eccentrica, inizio a leggere un libro quando ne ho desiderio e voglia, così se una nuova voglia si affaccia all'orizzonte, cambio lido cartaceo e all'altro tocca aspettare il ritorno di fiamma, è questo il caso - per esempio - di Alice nel Paese delle Meraviglie che ho letto per metà in lingua originale e però non sono riuscita ad arrivare alla fine del primo capitolo della versione italiana annotata: troppe note!).

Ricordate:

: Letto

x: Non Finito

Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen  √
Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien   (in attesa sulla mensola della libreria!)
Il Profeta – Kahlil Gibran 
Harry Potter – JK Rowling  √ (dear Jeanne, I have stuck with Harry until the very end... )
Se questo è un uomo – Primo Levi   x  (un libro duro, per cuori forti, ed il mio non lo era ancora)
La Bibbia   x
Cime Tempestose – Emily Bronte   (in attesa sulla mensola della libreria!)
1984 – George Orwell   
I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni   
La Divina Commedia – Dante Alighieri  √ (a scuola, ma ultimamente mi proponevo di riprenderla in mano)
Piccole Donne – Louisa M Alcott    
Lessico Familiare – Natalia Ginzburg   
Comma 22 – Joseph Heller
L’opera completa di Shakespeare  x (Romeo e Giulietta, Sogno di una Notte di Mezz'Estate, Macbeth, ma mi propongo di leggerne altri)
Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani   (il film vale? :P )
Lo Hobbit – JRR Tolkien   x
Il Nome della Rosa – Umberto Eco   √
Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa   
Il Processo – Franz Kafka  √  (avrei inserito anche Le Metamorfosi!)
Le Affinità Elettive – Goethe  (in lista desideri!)
Via col Vento – Margaret Mitchell    
Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald  
Bleak House – Charles Dickens
Guerra e Pace – Leo Tolstoy   
Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky  
Odissea – Omero  x (a scuola, ma in attesa sulla mensola della libreria!)
Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll  x
L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera  
Anna Karenina – Leo Tolstoj  
David Copperfield – Charles Dickens  
Le Cronache di Narnia – CS Lewis  (in attesa sulla mensola della libreria!)
Emma – Jane Austen   (in lista desideri!)
Cuore – Edmondo de Amicis   
La Coscienza di Zeno – Italo Svevo  
Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini  
Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
Memorie di una Geisha – Arthur Golden  
Winnie the Pooh – AA Milne
La Fattoria degli Animali – George Orwell   √
Il Codice da Vinci – Dan Brown   
Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez  
Il Barone Rampante – Italo Calvino   √  (Avrei aggiunto anche il resto della trilogia, Il Cavaliere Inesistente e Il Visconte Dimezzato, altrettanto belli e significativi)
Gli Indifferenti – Alberto Moravia   
Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar   (in attesa sulla mensola della libreria!)
I Malavoglia – Giovanni Verga   
Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello  √
Il Signore delle Mosche – William Golding  
Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
Vita di Pi – Yann Martel
Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway   
Don Chisciotte della Mancia – Cervantes   
I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe   (in attesa sulla mensola della libreria!)
Le Avventure di Pinocchio – Collodi   x
L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon  
Siddharta – Hermann Hesse   (in attesa sulla mensola della libreria!)
Il mondo nuovo – Aldous Huxley  
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
Uomini e topi – John Steinbeck
Lolita – Vladimir Nabokov   
Il Commissario Maigret – George Simenon  (in lista desideri!)
Amabili resti – Alice Sebold
Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas   
Sulla Strada – Jack Kerouac  
La luna e i Falò – Cesare Pavese   x
Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding  
I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
Moby Dick – Herman Melville  
Oliver Twist – Charles Dickens  
Dracula – Bram Stoker  
Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome
Notes From A Small Island – Bill Bryson
Ulisse – James Joyce  
I Buddenbroock – Thomas Mann
Il buio oltre la siepe – Harper Lee
Germinale – Emile Zola   
La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray  
Possession – AS Byatt
A Christmas Carol – Charles Dickens  x (mi ripropongo di finirlo, sia in originale che la traduzione, per ogni Natale, ma poi non ci riesco! >.< )
Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde  (in lista desideri!)
Il Colore Viola – Alice Walker  
Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
Madame Bovary – Gustave Flaubert   
A Fine Balance – Rohinton Mistry
Charlotte’s Web – EB White
Il Rosso e il Nero – Stendhal   
Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle   (in lista desideri!)
The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
Cuore di tenebra – Joseph Conrad   
Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery  x
The Wasp Factory – Iain Banks
Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
Un Uomo – Oriana Fallaci   
Il Giovane Holden – Salinger ( in lista desideri!)
I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas  
Amleto– William Shakespeare   (in lista desideri!)
La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl   √ (e il seguito!)
I Miserabili – Victor Hugo  

20 su 100, tra quelli letti e incompleti, e poi altri 13 certi che vorrei leggere (alcuni li ho già!), credo sia un buon punto di partenza, anche se poi sono le preferenze e passioni letterarie ad avere la meglio!
Solo una cosa non mi è chiara: perché Amleto va in solitaria e non è compreso in tutto ciò che ha scritto Shakespeare? Mi sa ch'è figlio della mosca bianca... :P

Comunque ora tocca a voi! La regola vuole che, se pubblicate la lista sul vostro blog o sito, citiate la fonte su cui l'avete scoperta (il mio blog, in questo caso!). Oppure potete direttamente condividerla qui tra i commenti :)

Sono curiosa di leggere le vostre! :D

venerdì 12 dicembre 2014

Purpureo



E' iniziato tutto con un melograno.

Qualche giorno fa ho finalmente deciso che era ora di sotterrare i bulbi a fioritura primaverile; così ho preso tutto lo strumentario necessario, i bulbi conservati e sopravvissuti al caldo estivo e anche quelli nuovamente acquistati, e sono andata sul terrazzo. Ho portato con me anche i frutti simbolo del sabba passato, una mela annurca e un melograno, che avevo deciso di donare alla Terra come offerta.
Ho diviso tra loro i bulbi: da una parte i vari narcisi, da un'altra i vari tulipani, poi i crochi, le fresie, i giacinti, le anemoni. Ho radunato, poi, i vasi, alcuni con il sorriso di conquista sulle labbra, dato che mi erano stati sottratti (perdendo le piante che contenevano) prima dell'estate. Uno di essi doveva contenere i superstiti bulbi di gladiolo, sempre che non erano completamente marciti nel corso degli ultimi anni, anche se i due esili steli che si affacciavano in superficie mi facevano ben sperare.
Così ho iniziato a scavare, a dissodare la terra, a farle prendere aria. Ho iniziato dal vaso che doveva contenere i gladioli, e li conteneva, caspita se non li conteneva! Non ho avuto l'accortezza di mettermi a contare quanti ne erano, ma erano tanti, davvero tanti che le mie mani non riuscivano a contenerli tutti; ve n'erano di tutte le dimensioni: grandi, medi, piccoli e addirittura piccolissimi, ma tutti sani e alcuni sembravano colonie e impazienti di mettere radici e germinare. E non erano neanche soli: ho trovato altri quattro gigli (come se fossero già pochi quelli che abbiamo), uno grande e gli altri via via più piccoli, che non pensavo neanche di avere visto che nessuno di loro aveva germinato negli ultimi anni. Da quando erano stati trasferiti in questo vaso, gladioli e gigli avevano dormito silenti e nell'oscurità della terra si erano moltiplicati, e mentirei se non dicessi che ero assolutamente stupita di tutto ciò e orgogliosa delle mie piantine. Non volevo perdere neanche uno di quei bulbi dimenticati, così ho setacciato e scavato la terra alla loro ricerca con le mie mani in modo da non romperli o danneggiarli.
Mentre scavavo in quella terra così fredda e umida, mi sembrava di star scavando dentro di me, nel freddo e dolorante animo, come alla ricerca di qualcosa di perduto da riconquistare. Quei gladioli e quei gigli durante le loro emersioni portavano con sé il profumo di tempi migliori, di animi caldi e vivi.
Ho recuperato poi i narcisi, messi alla rinfusa in un vaso di fortuna quest'estate dalla ladra di vasi, e anche lì ho avuto delle piacevoli sorprese: i narcisi avevano tutti superato l'estate e stavano già in fase avanzata di radicamento, alcuni addirittura avevano già iniziato a germinare come se la primavera fosse già alle porte. Come se non bastasse, quel vaso mi aveva riservato un'altra meravigliosa sorpresa: una proliferazione di lombrichi! Lo so, ad una prima impressione i "più sensibili" potrebbero restare alquanto disgustati e sconvolti, ma chi ama e lavora la terra sa quanto magnifici e preziosi questi piccoli esserini possano essere, e capiranno sicuramente quanto fossi entusiasta di vederli sgusciare e fare capolino tra le radici dei miei bulbi: la loro presenza assicurava a quella terra una buona qualità e una buona dose di fertilità e di areazione, così l'ho distribuita assieme ai suoi cari abitanti un pò ovunque negli altri vasi in modo da distribuire e far beneficiare anche tutte le altre piante di tanta ricchezza. Sì ricchezza, perché, anche se potrà sembrare strano, quando ci si trova davanti a questi esserini ci si sente ricchi: ricchi per la quantità di lombrichi che si ha, ricchi per la quantità di terra fertile e buona che essi creano, e ricchi perché questa ricchezza, se la si sa coltivare, può solo crescere e non può sparire da un momento all'altro.
Recuperati tutti i bulbi, sono passata all'organizzazione e sistemazione sia del terreno sia dei bulbi. Dopo aver tolto un buon strato di terreno, ho sistemato sul fondo dei vasi le mie offerte. Ho sotterrato il pomo della discordia, sperando che assieme ad esso fossero accolti anche la mia sfortuna, la mia tristezza, la mia sensazione di inadeguatezza e incapacità, e che fossero tutte trasformate nei loro opposti così da poter superare anche io tutti gli ostacoli che si pongono sul mio cammino con lo stesso stato d'animo e la stessa forza che sostennero e invogliarono Ercole a superare tutte e dodici le sue fatiche e che possano condurmi al mio personale Giardino delle Esperidi e gustare il sapore delle sue mele d'oro. Ho poi spaccato e diviso un magnifico melograno, che doveva essere estremamente gustoso a guardare i suoi succosi chicchi. L'ho prima spremuto un pò per offrire il suo succo purpureo come il sangue alla terra. Ho donato alla terra l'amaro frutto del sacrificio e con esso tutto quello che è scaturito in e da quella fatidica sera: il sacrificio della sicurezza, della libertà, dell'autonomia, del controllo, dell'ordine, della sanità mentale, della felicità, della gioia... ed è allora che ho trovato dentro di me le parole, o meglio l'immagine, che meglio descrive come mi sento e sono dentro in questo momento.

Demeter by Virginia Lee
Mi sento come l'Addolorata Demetra, vago senza meta, incapace di fare altro per troppo tempo, abbattuta dalle proprie disgrazie, stremata, triste, nostalgica per i tempi che furono, sofferente per la perdita della propria Core interiore, in attesa sul filo del rasoio, desiderosa di rivedere la primavera e sentendo il gelo dell'inverno nelle ossa. Eppure proprio come Demetra non mi faccio completamente abbattere e, come lei vaga e va alla ricerca di sua figlia, così io mi butto fuori nel mondo, pur temendolo, sperando che la spinta abbatta e mi faccia sbattere contro qualcosa o mi faccia tornare sui miei passi, nei miei originari panni.
Ho donato alla terra UN frutto, il melograno, che ha in sé il nocciolo (o i noccioli) di ciò che desidero per il futuro: riconquistare ciò che era, ero, avevo. Sono tante le cose che temo di aver perso in questo breve lasso di tempo e che desidero con tutta me stessa riconquistare, e sono tante (e più) come i chicchi del melograno.
Così ho imparato che quando affido alla terra i miei bulbi e i miei semi, le sto affidando anche la mia speranza: la speranza di vedere i frutti del mio lavoro, la speranza di poter gioire, la speranza di poter godere e provare soddisfazione per tutto quello che ho fatto, la speranza di vedere germogliare e fiorire ciò che ho seminato, la speranza di sentir scorrere il sangue nelle vene e l'aria nei polmoni, la speranza di un abbondante raccolto, la speranza di una viva pienezza.
Quel che mi auguro ora è di trovare anch'io sul mio cammino un Hermes ed una Ecate, che mi aiutino e mi portino buone novelle...
E di rinascere anch'io assieme al Sole la notte del Solstizio e che riesca così ad assaporare la magia del Natale e di questo periodo in generale, perché ancora il mio cuore è silente e sembra, a dispetto del passato, non riuscire a essere parte di questo spirito.

sabato 6 luglio 2013

L'Arte della Magia


Come mostra l'immagine ad inizio di questo post, parlerò di questo libro, e lo so che la copertina è relativa alla vecchia edizione, però è quella che ho e ho letto. :)
Ammetto che questo libro la prima volta che l'ho letto non l'ho concluso e soprattutto avevo letto i capitoli che all'epoca stuzzicarono la mia curiosità, ma ora l'ho riletto tutto da capo e devo dire che mi è piaciuto, anche perchè tratta con estrema chiarezza quei temi che sono oggetto della tesi. Ho detto tesi? Eh si, ci stiamo lavorando su :)
Devo ammettere che mi è piaciuto perchè è un libro che sprona il lettore ad agire, a fare, a sperimentare, ma soprattutto perchè ricorda - sempre al simpatico lettore - che non è leggendo che si fa esperienza della tradizione religiosa di cui quel libro fa una rapida panoramica ("Leggere non significa praticare, e pensare non significa sentire"), ed è una panoramica della Tradizione di Ara, non ne svela il cammino e la pratica che viene celata e, soprattutto, l'autrice è franca riguardo al come farne parte, e nell'epilogo, parlando dell'autoconsacrazione, dice: "Non è un'iniziazione formale nella tradizione Ara della Wicca sciamanica, che richiede un addestramento specifico e con un supervisore."; qualcuno potrebbe obiettare che nella frase immediatamente precedente 'dica' che "Quello che segue è un rituale di autoconsacrazione, un rito per iniziarsi da soli", ma successivamente afferma che "Il rituale di autoconsacrazione rende onore a tutta la strada che siete riusciti a percorrere e a quanto avete imparato", e quindi ci si rende conto che quel verbo riflessivo deve essere sicuramente una scorretta traduzione, e i traduttori di questo libro già da principio hanno ammesso di essersi presi delle libertà...
Al di là di ciò, mi è piaciuto molto come libro perchè, oltre a proporre esercizi interessanti, ci sono parti che trovo ispirate, per non parlare dell'idea di strega che traspare dal libro ed è in perfetta armonia con il mio ideale :)
Pertanto, non posso fare a meno di consigliarvelo!

Scheda bibliografica:
Titolo: L'Arte della Magia
Autore: Phyllis Curott
Casa Editrice: Sozogno Editore
Codice ISBN: 88-454-2279-8
Prezzo: 18euro

venerdì 28 dicembre 2012

E dal Solstizio d'Inverno si parte!



Eccoci qui, era da parecchio tempo che non scrivevo, non so dire se è stato un silenzio voluto o no, ho provato più volte a farlo, ma mi sono ritrovata spesso con discorsi a metà e senza altre parole da dire.
Quest'anno è stato ben strano, sono successe un sacco di cose, ho avuto la possibilità di viaggiare e di conoscere nuovi luoghi così come nuove persone, ma anche di rivisitare posti in cui sono già stata.
Ho avuto la possibilità di viaggiare sì, ma non solo nel mondo esteriore, soprattutto nel mondo interiore; ho lavorato duramente su me stessa, ho scavato nel mio passato alla ricerca dei fantasmi che l'hanno abitato cercando di ascoltare quello che avevano da dire e di comprenderli fino in fondo, ho guardato allo specchio la mia vita e chi la animava e ho visto ciò che dovevo vedere e non mi era facile fare in precedenza.
Ho ricevuto un magico dono, che mi ha aiutato nella mia crescita e che mi impegno a coltivare perchè sono certa porterà i suoi buoni frutti, sperando di poterlo coltivare con chi me l'ha donato e lo coltiva nella sua vita.
A dire il vero, credo di dover ringraziare l'anno che si è concluso perchè ha avverato tutti i desideri espressi: mi ha portato tra le montagne e le colline, tra i fornelli a scoprire altri modi di creare e trasformare, nel mio cuore perchè lo conoscessi finalmente meglio.
Devo ringraziare l'anno che si è concluso anche perchè mi ha donato delle persone amiche con le quali approfondire e condividere i nostri Cammini. E devo ringraziarlo perchè ci ha dato la forza di cambiare, salutare il vecchio e accogliere il nuovo con tutte le sue infinite e bellissime possibilità. Perchè ha riallacciato nodi, tramandato tradizioni e interessi, in linea di sangue e in linea di spirito. Perchè mi ha permesso di comprendere tante cose, che mi erano ancora oscure.

Soprattutto l'anno che si è concluso ha visto lo sbocciare di un progetto molto importante: il Progetto Art8, il cui scopo è la creazione di un ente che possa firmare un'intesa con lo Stato Italiano per il riconoscimento delle religioni e spiritualità neopagane, ed all'interno di questo progetto si sta lavorando intensamente per la creazione di quella che al momento è stata definita Unione Italiana delle Religioni Neopagane; sarà un cammino molto lungo, certamente, ma abbiamo tutte le intenzioni di non lasciarci abbattere e di continuare lungo la strada tracciata.

Un'altra nota di merito all'anno che finisce va perchè ha visto la nascita di una nuova realtà associativa: L'Antico Trivio. E' un sogno materializzatosi che nasce a partire da una comune visione e da un comune sentire, ma soprattutto nasce dopo un'esperienza di Cammino vissuto insieme che ci ha mostrato quanto  sapevamo e quanto non sapevamo e quanto ognuna di noi aveva da offrire all'altra, e quanto assieme - e mettendoci in rete - avessimo da offrire agli altri. Fin dall'inizio si è mostrata un'esperienza associativa diversa da quelle esperite in passato, un'esperienza più matura e pronta fin dal suo nascere ad assumersi tutte le responsabilità che questo tipo di attività comportano. Inoltre è diversa dalle passate perchè i nostri pensieri, desideri, modus operandi sono cambiati, cambiamenti frutto di riflessione e di analisi del nostro passato e delle nostre passate esperienze, eppure qualcosa del passato resta e troverà presto manifestazione, questo qualcosa non erano altro che semi che attendevano il terreno migliore nel quale trovare tutte le condizioni necessarie per poter radicare e infine germogliare: questo è il terreno e questo è il tempo giusto per farlo.
Per saperne di più sull'associazione L'Antico Trivio, troverete nella sessione La mia Tela, di lato sulla sinistra, i link per conoscere meglio quello che facciamo ed abbiamo fatto, dovete solo seguire il filo! :)

Ora è tempo di andare e di lasciar andare...

Auguro a tutti un buon periodo solstiziale, che la luce del nuovo Sole brilli sul vostro Sentiero e possa non abbandonarvi lungo il Cammino! Che la Fiamma arda in tutti noi e nelle nostre vite!



Buona fine, ma soprattutto buon inizio a tutti! :)

mercoledì 28 marzo 2012

All I Ever Wanted To Be



It's clearer inside of me who I will always be
Here at the core of my heart
Mystics and cynics and crystals and memories
Beginning to line up the stars


Shining a light in the night (Shining a light in the night)
Raising the veil from my eyes (Raising the veil from my eyes)
Waking me up to the light in my life
The cause of my strife
Some of my dreams
And everything I ever wanted to be


Here I am
This is me
Where I'll be
In the dark and in the light and in the wrong
In the right


Karma is energy, give me my destiny
Everything happens for a reason
Every choice that I make changes the course I take
Won't be afraid when I make mistakes


Open my arms and give in (Open my arms and give in)
Do it all over again (Do it all over again)
Do it all over again and again
To get to the end of who I am now
I'm gonna find the answers


And yes I know how
I know I can be
The sum of my dreams
And everything I ever wanted, everything I ever wanted to be


Here I am
This is me
Who am I?
Wait and see