domenica 31 gennaio 2016

Renovatio

Eccomi qui.
Lo so che questo blog appare un po' abbandonato e diroccato, con qualche ragnatela sparsa qua e là, e balle di fieno che rotolano ovunque sospinte dal vento virtuale. Se, però, siete stati osservatori attenti, avrete notato che ci sono stati piccoli macroscopici cambiamenti nell'aria, che credo abbiano trovato un felice approdo ora: ho cambiato il nome e indirizzo al blog :)
Ho lasciato la cima del Parnaso e sempre gioiosamente danzando sono scesa a valle, mi sono sdraiata e raggomitolata: il Diario di una Menade Danzante ha ceduto il passo a Il Seme della Terra.
Due minuti dopo aver cambiato nome, sono stata assalita dai dubbi e da quella dannata voglia di cambiamento: "e se fosse più adatto per le creazioni? Ha una tale densità di significato che sarebbe appropriatissimo per le creazioni..." e via dicendo, fortunatamente aggiungerci vicino termini come bottega, laboratorio, creazioni e simili non suona bene e non mi piace particolarmente, inoltre la traduzione inglese su Etsy è già in uso, quindi non è fattibile (a meno che non decida di aggiungerci qualcosa accanto), così credo di poter dire di aver accantonato l'idea.
Ho deciso di riprendere in mano questo blog, per varie ragioni:
  1. Ogni tanto sento il bisogno di scrivere nella mia lingua madre, e BASTA! Sì, perché in questi mesi ogni volta che mi sono ritrovata a scrivere post per il blog delle creazioni poi li dovevo tradurre anche in inglese, il che è anche un po' limitante, perché ci sono tante parole con tante sfumature di significato in italiano che poi è difficile renderle in inglese, e dell'inglese comunque non puoi fare a meno se vuoi raggiungere quante più persone. Ho bisogno, quindi, di un luogo in cui non debba tradurre ogni singola parola e dove sia libera di poter usufruire della mia lingua madre completamente e come meglio credo.
  2. Ci sono affezionata e, quindi, non ho il cuore per chiuderlo, così come non ho avuto il cuore di chiudere il blog e lo shop di StregArte, ma me li conservo per il futuro, per ogni evenienza.
  3. È uno spazio di libertà, e per tale motivo è giusto salvaguardarlo.
  4. Se dovesse venirmi in mente anche un quarto motivo, lo aggiungerò!
Non voglio che sia però uno spazio per la libertà di pensiero perché non c'è nessuno a leggerlo, ma perché qui si può discutere di tutto. So che dovrei dargli un filo narrativo, così come so che dovrei darlo anche al blog delle creazioni, eppure l’unico filo che riesco a dare ad entrambi sono io, con tutte le “mancanze” e tutte le “abbondanze” che questo comporta. So anche che dovrei darmi una certa cadenza nella scrittura e pubblicazione dei post, però mi trovo ora a dover fronteggiare una strana e ambigua nemica, la mancanza di parole, che da un po’ di anni - come vedete - mi accompagna. Eppure da un po’ di tempo a questa parte sento il bisogno di scrivere, comunicare, esprimere quel che penso e ho dentro, e ciò su cui rifletto. Mi sono resa conto che è diventato qualcosa di difficile per me, anche quando si tratta di scrivere semplici e brevi messaggi impiego tempo, troppi dubbi sull’appropriatezza delle parole che uso, troppe riletture di quel che scrivo, troppi taglia e cuci, insomma tante, troppe seghe mentali mentre scrivo. Mi mancano i tempi in cui le parole scorrevano libere e la penna sfilava rapida da un capo all’altro della pagina, i pensieri (più o meno) ordinati si trasformavano in inchiostro riempiendo il vuoto bianco che si stagliava di fronte a me. Mi manca la sensazione di ordine e coerenza che ne derivava, perché mi sembrava di essere stata capace di fare ordine in me stessa e tra i miei pensieri, ma allo stesso tempo sentivo di ricordarli meglio, il che mi permetteva di essere coerente nei pensieri e nelle azioni dopo. Mi manca il mio modo di scrivere fatto di echi profondi e più o meno espliciti rimandi e citazioni, quel parlare più o meno figurato denso di immagini e obsolescenze che parla a molti sebbene in pochi lo decifrino completamente.
La verità è che questa estate ho ricevuto una specie di rivelazione - e dico 'specie' perché è giusto un pensiero rapido che ha fatto capolino nella mia testa - grazie alla quale mi sono resa conto di quante Flavia non abbia coltivato, quante passioni non abbia alimentato e quante semplici stupide cose non abbia fatto, tra queste vi è anche scrivere un blog e ho deciso di rifarmi e recuperare il tempo perduto.
Nell'attesa che decido che linea e taglio dare a questo blog, credo che farò un po' di pulizia, almeno di tutti quei post che rileggendoli ora neppure io riesco a capire di che parlino, perché sì, onde evitare che chi passasse di qui - soprattutto se era a conoscenza dei fatti narrati - leggendo potesse capire cosa scrivessi, ho scritto in maniera tanto criptica che ora neanche io capisco ciò di cui ho scritto.
Ci sarà anche il necessario restyling, saluterò il viola rosato come la tipa velata su in alto, probabilmente anche qui opterò per un verde o forse no, non ho ancora deciso, però credo di sapere già cosa mettere nel header, perché è la sintesi perfetta a mio avviso. :)
Ora, nell'attesa di trovare il filo perduto, vi saluto e ringrazio tutti coloro che hanno seguito con pazienza questo blog e tutti coloro che arriveranno, spero che questa strana nuova avventura possa interessarvi ed emozionarvi, come emoziona me nell'iniziarla.

PS: Inutile dire che siete i benvenuti sul blog delle mie creazioni, ispirate dalla Natura e tutto ciò che grazie ad essa è sbocciato sulla Terra.
Che dire? Sbrigatevi che Naturæ Cor vi aspetta! :)